Oltre 50 persone hanno partecipato all’ incontro pubblico di ieri nella sala consiliare del comune di Massarosa per fare il punto con la cittadinanza sui risultati di un importante progetto formativo promosso dalla cooperativa sociale Odissea e gestito dall’agenzia formativa del consorzio So. & Co. risvolto a 57 profughi e richiedenti asilo. Tra febbraio e ottobre sono stati attivato 8 corsi di formazione professionalizzante nei settori della ristorazione, l’agricoltura, la falegnameria e l’apicoltura in diverse zone della provincia di Lucca di cui 3 si sono svolti in Versilia: Massarosa ha ospitato un corso per aiuto cuoco, Capezzano un corso di agricoltura e Viareggio di panificazione.

L’assessore Barsotti ha introdotto i lavori spiegando la scelta che il comune di Massarosa ha fatto sulle politiche di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo ed il tentativo di coinvolgere tutta la comunità nella cura e nell’inserimento di questi giovani.

L’operatore Francesco Tommasi ha illustrato i risultati raggiunti a dimostrazione che la formazione rappresenta un reale strumento di inclusione sociale e lavorativa: dei 44 giovani che ad oggi hanno concluso i corsi 15 (pari al 34%) risultano “in fase di inserimento lavorativo”, espressione che indica tutti gli allievi che hanno avuto almeno un giorno di lavoro retribuito a seguito dello svolgimento del corso. 7 giovani sono stati coinvolti in progetti di servizio civile. Anche in questo caso esiste una correlazione diretta con la formazione erogata. In due casi la conoscenza tecnica erogata con la formazione (la falegnameria) era requisito preferenziale per la selezione al servizio civile (che si svolge per l’appunto presso un’associazione che fa attività di restauro mobili) mentre in altri casi l’inserimento della formazione professionale in curriculum è stato comunque un elemento valutato positivamente per la selezione. Infine 4 ex allievi sono stati inseriti in percorsi di inclusione lavorativa particolari: 3 sono coinvolti nell’allestimento di un apiario, mentre il quarto è impegnato in una borsa lavoro con fondi pubblici (Anpal).

Al termine degli interventi preordinati sono stati consegnati gli attestati ai ragazzi che avevano finito il corso per poi passare alla tavola rotonda coordinata dall’ass.re Tomei del comune di Viareggio: sono intervenuti Mila Berchiolli – dirigente scolastico CPIA Centro Provinciale Istruzione Adulti, Silvia Cerri – Centro per l’Impiego Mestieri Toscana, Don Giorgio Simonetti – parroco di S. Jacopo e S. Andrea, Daniela Micheletti – direttrice Fondazione Casa, Francesca Meoni, consorzio Co.& So. e tutti hanno sottolineato l’importanza di lavorare come comunità che ha cura dei giovani africani e che solo il lavoro di rete tra istituzioni e organizzazioni del terzo settore può farsi carico di questi ragazzi in modo costruttivo.

In vari momenti dell’incontro è intervenuto il gruppo musicale Maguwana che con i suoi tamburi ha coinvolto tutti i partecipanti in musiche africane.

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